Mario STELLATELLI

Tra la fotografia in bianco e nero e quella a colori si pone una figura non retorica che è il viraggio.
Il viraggio presenta delle difficoltà notevoli, poiché se non nasce da un "istinto" di necessità combinato ad una tecnica raffinata e paziente segna subito il sottozero e la fotografia è inetavilmente condannata.
Il viraggio, inoltre, non è praticato da molti fotografi, poichè risiede in esso, quando è appena accennato e quasi monocromo, un mondo di difficili sfumature e di tenerezza. Stellatelli quando non suona Mozart sul violino, fa viraggi con la stessa passione...........

Giuliana TRAVERSO

Pannocchia malata, 1986
(viraggio multiplo)

Mario Stellatelli ©

Porro, 1985
(viraggio multiplo)

Mario Stellatelli ©




LA TECNICA

E' semplice, si parte da un buon negativo, magari ottenuto su AGFAPAN 25, sviluppata in Rodinal 1+50 per 9 minuti a 20°C. Si stampi su carta ILFORD Galerie, matt o glossy, gradazione 2 o 3, sviluppando in Normaton normalmente diluito. Non usare carta politenata!
Bagno di arresto in acido acetico al 2-3%, fissaggio convenzionale e lavaggio a fondo per 30' in acqua corrente.
E' opportuno usare rivelatori di iposolfito residuo per accertarsi dell'efficacia del lavaggio. Le stampe devono avere un buon contrasto, evitando tuttavia di arrivare ai neri profondi, che non virano mai completamente, e ai bianchi puri, su cui non c'è niente da virare.
E' prudente preparare due o tre stampe uguali, in modo da avere una alternativa in caso di grossolani errori.
Prima del viraggio le stampe vanno inumidite, mentre dopo il trattamento devono essere lavate bene, appoggiandole sul piano del lavandino, facendo correre acqua su di esse ed aiutando l'operazione con un leggero strofinio con le dita, per alcuni minuti.

La tecnica creativa è quella del viraggio a zone, o selettivo, operando cioè con bagni di viraggio applicati localmente ed in successione, nelle zone che interessano, a mezzo di piccoli pennelli duri o pennini a seconda dei casi. Parti diverse della stessa immagine sono sottoposte a viraggi differenti.
Le soluzioni vanno preparate in piccole quantità (10 - 20 ml) anche se le formulazioni sono riferite, per comodità, a 100 ml. Alcune di esse vanno gettate dopo l'uso, dato che si alterano rapidamente.

Polipo, 1986
(viraggio multiplo)

Mario Stellatelli ©


LE FORMULE

Viraggio seppia

1A - sbianca
Acqua circa 70 ml
Potassio ferricianuro 1,0 g
Potassio bromuro 2,5 g
Acqua fino a 100 ml
conservazione: 2-3 mesi circa

1B - solfurazione
Acqua circa 70 ml
Sodio solfuro * 1,0 g
Acqua fino a 100 ml
conservazione: 4-6 settimane
*) con titolo di purezza al 99%



Viraggio al solfoseleniuro
(colore bruno purpureo)

2A - sbianca (vedi 1A)

2B - solfoseleniuro
Acqua circa 5 ml
Sodio solfuro * 2,5 g
Selenio 0,1 g
Acqua fino a 100 ml
conservazione: 4-6 settimane



Viraggio al ferro
(colore blu)

3A soluzione base
Acqua circa 70 ml
Ferro cloruro(ico) 7 g
Ammonio ossalato 5 g
Acqua fino a 100 ml

Conservazione: la soluzione è stabile per parecchi mesi.

Per l'uso:

Acqua circa 70 ml
sol. base 3A 3,5 ml
sol. al 10% di Potassio
ferricianuro (vedi 4C)
 
2,5
 
ml
Acqua fino a 100 ml

Conservazione: non più di 1 ora.


Viraggio al rame
(toni rossi)

 4A Rame solfato
al 10% in acqua
 sol. stabile
 4B Sodio citrato
al 10% in acqua
 sol. stabile
 4C Potassio ferricianuro
al 10% in acqua
 sol. stabile
  per l'uso prendere
  sol.A 10 ml  
  sol B 80 ml  
  sol C 10 ml  

usare subito dopo la preparazione: la soluzione non si conserva

I bagni 3 e 4 si applicano tal quali (soluzioni d'uso).

I bagni 1 e 2 si usano in due tempi. Si usa infatti in un primo tempo la soluzione di sbianca, applicata a pennello nelle zone che interessano fino alla scomparsa completa, o quasi, dell'immagine argentica.
Si asciuga, tamponando con carta assorbente o fazzolettini di carta, e si lava poi per 2-3 minuti sotto acqua corrente soffregando delicatamente con le dita: si asciuga ancora a tampone e si applica poi la soluzione di solfurazione, ovvero quella al solfoseleniuro secondo i desideri, che agisce solo nelle zone precedentemente sbiancate.
Asciugare e lavare poi come detto sopra.
Nel caso in cui la sbianca sia stata distribuita troppo generosamente, invadendo zone non desiderate, prima di procedere con il viraggio vero e proprio si può rimediare passandovi sopra con il pennello bagnato con una comune soluzione di sviluppo ( es. Normaton). Lavare ed asciugare come al solito.
Lo stesso lavaggio, preceduto da asciugatura a tampone, va praticato al termine delle operazioni di viraggio a copia finita.




Mario Stellatelli durante una lezione sui viraggi
(foto Angelo Valentini)


LEZIONE SUI VIRAGGI LOCALIZZATI
Galliate, 27 febbraio 2000 - prova pratica

Appunti di Angelo Valentini

Per iniziare a lavorare su una stampa, bisogna innanzitutto immergerla in una bacinella con acqua e lasciarla immersa per un paio di minuti.

La temperatura dell'acqua non è importante.

Ciò fatto, si sgocciola e si posiziona sul piano di lavoro, avendo cura di asciugarla con fogli di carta assorbente (scottex) senza strofinare la carta sull'immagine pena piccoli graffi sull'emulsione della stampa.

La prima operazione da fare dopo aver inumidito l'immagine è la sbianca parziale e/o totale delle parti che a noi non interessano (per es. lo sfondo) e che vogliamo togliere o rendere meno appariscenti rispetto al soggetto stampato.

Si diluisce sempre la sbianca con il classico valore di 1+1 o più in modo che si possa controllare meglio la zona su cui vogliamo operare.

Dopo ogni sbianca far seguire un lavaggio abbondante per poter togliere il velo giallo lasciato dalla sbianca e far seguire un nuovo fissaggio per poter fissare l'immagine esattamente come l'abbiamo voluta modificare.

Il tempo di fissaggio deve essere di circa 5 minuti, seguito da un lavaggio abbondante.

Una volta completata la fase di sbianca si potrà procedere con il viraggio seppia o bruno a base di solfuro, selenio o tiourea. Il primo viraggio da applicare all'immagine è sempre il tono marrone.

Si sbianca la parte su cui vogliamo mettere del solfuro con la sbianca specifica per quel tipo d'intonazione, si lascia agire quanto basta, si lava con acqua corrente, dopodiché si può iniziare la solfurazione sempre con del prodotto diluito 1+1. Si lava nuovamente la stampa quanto basta, si sgocciola, si tampona e così si è pronti per una nuova lavorazione.

E' molto importante sapere che il viraggio seppia, al contrario dei viraggi al rame e al ferro, non può essere recuperato con il risviluppo della parte interessata. Se per errore la sbianca ha interessato una parte d'immagine che non si vuole colorare basta risviluppare con dello sviluppo normale per carta la zona da riportare nuovamente in B&N.

In commercio l'unico prodotto in grado di riportare in B&N un'immagine virata in seppia è l'AMIDOLO, un prodotto chimico per lo sviluppo usato nel secolo scorso.

Per continuare a lavorare con altri tipi di viraggi (es. al rame), la formula con cui si lavorerà sarà del tipo a bagno unico, cioè prima dell'uso si uniscono due soluzioni per poter avere una unica soluzione di lavoro. Il prodotto comincia ad agire dove viene posto, e nello stesso tempo intona al rame la parte di stampa interessata.

Se la formula che si sta usando è del tipo in due tempi, cioè prima si sbianca la parte interessata poi si lava e si intona al rame (sbianca al nitrato/acetato di piombo), il procedimento è lo stesso compresi... gli errori.

Va ricordato che se si deborda, o se inavvertitamente una goccia di soluzione del viraggio cade sull'immagine, basta risvilupparla con dello sviluppo per carta per riportare l'immagine in B&N.

Per le varie formule, sia di sbianca che di intonazione, vedi il paragrafo del Ricettario dedicato alle formule.

I vari toni di "colore" variano dal tipo di supporto cartaceo e di marca del produttore. Per i viraggi del tipo "Stellatelli" si deve usare carta del tipo Matt ed opaca (es. ILFORD, EFKE).



Vino e noci, 1988
(viraggio multiplo)

Mario Stellatelli ©


Kammer Symphonie "tamburi", 1985
(viraggio multiplo)

Mario Stellatelli ©


Scorfano, 1985
(viraggio multiplo al ferro, rame e selenio)

Mario Stellatelli ©


Piatto e cipolle, 1988
(viraggio multiplo)

Mario Stellatelli ©





Angelo Valentini